venerdì 3 luglio 2009



[...] Non esiste problema che con un po' di buona volontà non si riesca ad ignorare.La follia e' un emozione, non un problema, ecco perche risolvo tutto con la mia follia [...]

Matinée - 1993 - Joe Dante



“Non ho mai avuto paura di abbandonarmi ad un pensiero folle, ad' una idea assurda. Chi ha detto che ragione e coscienza non possano spalancare le porte della nostra mente lasciando entrare un'aria del tutto fresca e rinnovata come quella di una leggera follia. E’ l’ingabbiamento dei nostri desideri più profondi, la circoscrizione della nostra più intima individualità. I pensieri folli esulano da ciò che dovrebbe essere e da come dovrebbe essere il mondo e percorrono strade nuove, dove ogni veduta si plasma al nostro passaggio e ci sorprende per la novità dei suoi colori e delle sue imprevedibili forme. Io non ho paura di addentrarmi in territori sconfinati senza obblighi direzionali o limiti di velocità, non ho paura se la strada ad un certo punto finisce e sono costretta ad arrampicarmi con fatica pur di scoprire cosa c'è oltre la cima di quel monte fatto di preconcetti e pregiudizi. Non mi pongo limiti se sento di voler perdonare un carnefice, non mi sento ridicola se ho voglia di parlare agli animali, non rifletto prima di esprimere un'idea anche se è forte, anche se contrasta un esercito di benpensanti che facilmente aggrediscono con superbia ed arroganza. Non avere un briciolo di follia significa viaggiare senza abbandonare mai il proprio bagaglio di abitudini, è come andare in un ristorante Thailandese e chiedere se hanno del cibo italiano, è come affermare che non ci piace una pietanza senza ancora averla assaggiata o una persona prima di averla veramente conosciuta. In questo continuo dibattito, spesso anche troppo acceso che è la vità, ho capito che tra bene e male, giusto e sbagliato, destra e sinistra, colpevole o innocente, vittima o carnefice esiste sempre un'altra possibilità che non risiede nelle risposte e nei giudizi insindacabili ma nella libertà di un pensiero diverso e quindi meravigliosamente folle.”

15 commenti:

  1. Io credo che non sia sbagliato chiedere se hanno cibo italiano in un ristorante Thailandese, ma che sia sciocco recarsi in un ristorante Thailandese se si desidera cibo italiano. Ad ogni modo, ritengo che anche ciò che è qui esposto, sia un'opinione accettabile come tutte le altre, anche quelle dei benpensanti. E ci sono sicuramente persone che amano avere il proprio bagaglio appresso e percorrere la tranquilla strada sicura e rassicurante già battuta da tanti altri. Come sempre, tutto è soggettivo. Un bacio. Guido

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  2. "La Ragione,la Matematica o le Mappe non mi sono servite a niente" (C.Colombo)
    Le conquiste in noi stessi non hanno coordinate, non puoi metterti in viaggio per cercare qualcosa seguendo piste tracciate da altri....ognuno ha le proprie e può crearle solo viaggiando dentro se stesso e nel viaggio scorpirà di essere qualcuno che non conosceva, o conosceva poco e ritrovare brandelli di follia che lo rendono più vero, più umano...la giusta dose di follia ci fa accettare quei lati che da "sani" non vorremmo mai vedere...B/M...

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  3. bisogna non confondere follia con trasgressione. la prima è la nostra umanità la seconda l'estremizzazione della prima. e concordo pure con Colombo. La libertà esiste solo nella nostra fantasia. Perchè nella vita reale la nostra libertà influisce sulla prigionia altrui. Ma alla fine non bisogna solo subire.

    La cosa più folle che ho fatto? continuare a vivere.

    Complimenti per il blog. Portos

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  4. Per Sunduv: sfortunatamente o fortunatamente non siamo tutti Cristoforo Colombo. Concentrati bene, ripensa al tuo cammino e vedrai che nella tua vita hai seguito innumerevoli volte piste tracciate da altri. Anzi, hai avanzato proprio grazie a queste strade che hai trovato già aperte. Ed io riesco ad accettare quei lati che non vorrei mai vedere non con la follia, ma semmai con il cinismo... Guido

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  5. Per Guido: certo, tutto e' soggettivo, anche la follia lo e' a volte.
    Hai ragione, probabilmente non dovrei chiedere cibo italiano in ristoranti etnici, ma io cambio idee e gusti facilmente :)

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  6. Per sunduv:ragazza io dovrei fare accettare i miei lati sani agli altri, piu' che a me stessa. Perche' quelli folli sonomolto piu' simpatici.

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  7. Mhhhh....accettiamo la nostra "sanità mentale" solo perchè siamo un po' folli...non ci avevo pensato...ma confermo...il tuo lato folle è mooooolto simpatico! ;)

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  8. Per portos: "Perchè nella vita reale la nostra libertà influisce sulla prigionia altrui."
    Non ho capito...
    Comunque continuare a vivere e' una cosa assolutamente folle per tutti.

    Grazie per i complimenti.

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  9. Per sunduv: Allora dovro' coltivare molto di quel lato :)

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  10. Non vorrei che la risposta oltre al carnefice e alla vittima sia il giudice!!! mi ricordo di un gioco fatto con un osso particolare del maiale (in alternativa pacchetto di malboro) dove tirandolo su di un tavolo potevi diventare o boia ( chi eseguiva la pena) o schiavo ( chi subiva la pena) o giudice (chi appunto decideva la pena). penso sia un gioco da commilitoni o marmittoni. Se la risposta è giudice si salvi chi può!!!

    (oggi sono logorroico e scusami per questo, perciò ti farò arancini di riso)

    La cosa più folle che ho fatto è farcire una noce di cocco con della tartare. Si farciscono i peperoni, i pomodori, i tacchini, e mi son chiesto perchè non farcire una noce di cocco.
    Ho inventato il Bounty polpettone. Buono per la felicità della Falqui, basta la parola!!!

    il ragazzo dal kimono d'oro

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  11. la follia è continuare a non-vivere pensando di cominciare a vivere da domani.

    hai mai provato a chiedere cibo thailandese in un ristorante italiano?

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  12. Ma a me il cibo thai piace...è sbagliato?Ma una pizza da un cinese?che ne dici si può fare?ma la cosa più grave che potresti fare è chiedere un piatto di "strascinati con le cime di rape" ad un leccese! ti picchio se lo fai...anzi t fazz na carcat d mazzat...tradotto:dovrò con le buone maniere farti desistere dal chiederlo! ;)

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  13. pre-sumo [non nel senso di Prima della lotta giapponese] che sia come chiedere una "insalata russa" in un ristorante ceceno.

    ma se le maniere sono realmente buone desisto volentieri.

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  14. Io ho chiesto un "insalata russa" in Russia, e mi hanno detto che loro la chiamano "insalata italiana"!
    Da quel momento e' cominciata la mia confusione culinaria/etnica.

    Le maniere sono sempre buonissime, quasi come leccarsi le dita sporche di cioccolato [sempre quello avanzato sulla tastiera]

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  15. follia e libertà!?
    un certo numero di anni fa mi sono trovato a fare i conti, rimuginando su chi ero o non ero e quello che avrei potuto o non potuto fare, con un pensiero che non riuscivo a togliermi dalla testa, un pensiero che rimbalzava fra l’idea di destino e quella di libertà... insomma, era questo: si è liberi di accettare o meno quello che si è.... tanto lo sarai lo stesso..... diversi anni più tardi, sulla sua sedia di morte, quel Cristo di un Johnn Waine di mio padre mi disse: Cristo figliolo, è la vita che ti porta, lei è sempre un passo avanti a te....... che dire rispetto alla follia!?..... resto sempre perplesso quando ne sento parlare, non riesco a capire cosa s’intenda esattamente per follia, anche perché non c’è ragazzo, e dico proprio uno, al giorno d’oggi che non dica, parlando di sé, che se non è pazzo del tutto lo è almeno un po’.... bhòò!!!!.... è che per follia, oltre a quella di chi ne è affetto e la vive come condizione assai dolorosa, per lo meno per le mie esperienze, una volta, i vecchi, dicevano: c’è un particolare tipo di follia, per il mondo la Verità è follia: il tuo peggior nemico sei tu.... chi vorrà salvare la sua vita la perderà, chi darà la sua vita per la Verità avrà la Verità.... che sarà mai, poi, oggi, questa Verità!?
    teatron78

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