lunedì 29 giugno 2009

- Crocifissione vero?
- No, libertà
- Ah, ok allora vada a sinistra.
- Ma va, scherzavo... crocifissione anch’io
- Ah bene, allora a destra e segua gli altri


Brian di Nazareth - Monty Python 1979

[...]La cosa più significativa del nostro lavoro è che sia riuscito a far arrabbiare gente di tutte le religioni, proprio tutte, cattolici, ebrei, protestanti, ortodossi, buddisti. È stato magnifico. [...]




"La parola d’ordine di oggi è: “Mi scoccio”, cioè,, sono due. Sto scrivendo questo ma nemmeno ne avevo voglia…ho letto, ho accennato un mezzo sorriso, ho ipocritamente salutato qualcuno senza troppi stimoli alla socializzazione, poi ho fatto spallucce e sono andata a riempirmi lo stomaco di cioccolato. Mi scocciavo persino di lavarmi le mani. Non a caso la lettera “r” e la lettera “e” che sono le prime che ho digitato per comporre l’indirizzo del mio blog, recano ancora sulla superficie le mie impronte digitali al cioccolato che ovviamente mi scoccio di rimuovere. Il letto è sfatto, la persiana socchiusa, i panni smessi malamente poggiati sul divano, la radio è spenta e la tv è in stand by. Sembra che anche gli elettrodomestici non abbiano voglia di funzionare, e sono fortunati, perché per oggi li risparmierò, insieme ad un po’ di energia, mia, oltre che quella elettrica. In fondo questa atmosfera un po’ “sciatta” mi piace…mi intriga. Mi fa pensare ad un presagio di novità, ad un qualcosa che sta per irrompere. Magari non è così…ma intanto lascio un po’ la porta aperta, se non altro… passa un filo d’aria."


martedì 23 giugno 2009


[..] Il destino di se stessi va deciso da se stessi. L'anima ha il suo peso.
iIdemoni non fanno promesse. [...]

Il castello errante di Howl - Hayao Miyazaki - 2004

L’anima è una casa da abitare
L’ho pensata sull’acqua la mia casa, non era nave ma porto di pensieri in fieri occhi che sapevano tacere fra biblioteche di pupille, scaffali ovattati tra penombre capaci di pagine a sorpresa quaderni a rivelare piccole verità, a disilludere leggende per quella sete che non si sazia a ore - sete di pozzi assai profondi vene inesauste che zampillano sorgenti da riassorbire e mai prosciugare. L’ho pensata a picco sui fondali,su picchi di montagne sopra mulinelli di paura, che camminasse, ma sempre con un tetto che si baci con le stelle, a sciogliere i misteri della pioggia dentro vene di sensazioni.

E’ una casa d’abitare, la mia anima.

domenica 21 giugno 2009

[...] Io la domenica libera sono, e per te la campana a morto suona [...]
La ragazza con la pistola - Mario Monicelli - 1968


Ride sul muro il gatto sornione e lesto a catturare il vento.
A mali estremi... estremi rimedi. Ma non ora.

assaporo la vita in 16:9, senza rewind
.



giovedì 18 giugno 2009


Avrei voluto essere un cane.

Quel maledetto settembre mi portò via tutta l’innocenza, mi strappò ogni sogno infantile: ero finita nella trappola dell’istruzione obbligatoria.La mia genitrice mi sveglio alle 5, così presto per assicurarsi che non facessi tardi il mio primo giorno di scuola, nonostante l’appuntamento fosse fissato alle 9.Dopo quella tortura chiamata preparazione, che consiste nel superare bruscamente lo shock del risveglio con la visione di trasmissioni dai contenuti codificati come Pingu, nell’ingurgitare velocemente latte bollente e biscotti rinsecchiti, nel risciacquare rapidamente le parti del corpo che necessitano di tale trattamento e nell’indossare vestiti presi alla rinfusa dall’armadio, mi costrinse al crudo confronto con lo specchio: indossavo un grembiulino dal colore incerto, ridimensionato in lavatrice talmente tanto da impedirmi ogni movimento; vi era abbinato un fiocchetto giallo annodato intorno al collo, che mi mozzava il respiro; i capelli .. due treccine da Pippi Calzelunghe. Un cappottino che sembrava acquistato con la vendita di tutti i braccialetti regalatimi al battesimo. Uno zaino di trenta chili si contrapponeva ad un cestino della merenda di altrettanti.
Scorsi nel cortili i miei futuri compagni di classe: compresi che sarei stata una teppista
contrabbandiera di matite colorate e spacciatrice di caramelle ad alto contenuto glicolico.
Mamma m’impresse sulla guancia due labbra di rossetto inesistente, ma che sarei riuscita a cancellare solo dopo aver lungamente sfregato con la carta vetrata, opportunamente portata da casa.
Entrata in classe mi accorsi che tra tanta scelleratezza la più infame era l’istituzione: la suora, essere barbuto grosso e grasso, inveiva contro di noi agitando un bastone metallico appuntito, chiamato bonariamente bacchetta.
Finalmente quell’incubo chiamato scuola elementare cessò.Tutti noi eravamo stati fatalmente corrotti e portiamo ancora i segni evidenti di quella nefasta esperienza.
Avrei voluto essere un cane.
[stanotte e’ così ]

martedì 16 giugno 2009

[...] Ti dirò qualcosa sull'amore, Dennis: ha un appetito insaziabile, si divora tutto, famiglia, amicizia... Non hai idea di quanto sia vorace... Ma ti dirò un'altra cosa: basta nutrirlo, e può essere stupendo. E' come il contachilometri di una macchina che va indietro, invece ch avanzare... ma questo e' impossibile... [...]

Christine la macchina Infernale - John Carpenter - 1983


[...] Era nuova di zecca: aveva l'odore delle macchine nuove. Che è poi il miglior profumo del mondo, a parte quello di donna. [...]

Christine la macchina Infernale - John Carpenter - 1983

Lasciatemi sciogliere la vita fra i denti, lasciatemela sciogliere come una caramella salata ma dolce.
Sono vertigine di me stessa dono luce a richiesta.
[ogni riferimento a persone, nomi "presenti" e' puramente casuale ]



venerdì 12 giugno 2009

[...] – Credi davvero nel delitto perfetto?
– Certo, ma nei libri. Penso che saprei idearne uno meglio di chiunque altro ma dubito che riuscirei a portarlo a termine. Nei romanzi le cose vanno come l'autore vuole che vadano ma nella vita no, mai. Il mio delitto sarebbe come il mio bridge. Farei qualche stupido errore e me ne accorgerei quando mi sentissi guardato da tutti. [...]



Dial M for Murder - Alfred Hitchcock - 1954




Il delitto perfetto della mia tenera follia.
Come un nodo al filo l’intreccio della trama con l’ordito.
Sei l’alba che dischiude la sua essenza nell’aria che di musica si colma.
E un'altra volta accartoccio il giorno pensando che mi fai stare bene.

mercoledì 10 giugno 2009


[...] Il bello della "zingarata" è proprio questo: la libertà, l'estro, il desiderio. Come l'amore: nasce quando nasce e quando non c'è più è inutile insistere, non c'è più [...]


Amici miei - Mario Monicelli - 1982


[...] – Fuori non sapevo cosa fare tutto il giorno. Mi rompevo i coglioni. Sarà la vecchiaia...
– Eh, no! La vecchiaia è quando si comincia a rompere i coglioni agli altri!
– Allora levatevi da' coglioni che devo morire. [...]
Amici miei - Mario Monicelli - 1982





Le immagini sono ancora le finestre attraverso cui il mistero del mondo e della realtà entra nella nostra vita. Saremmo forse umani senza le ombre?
E d'un tratto capisco che il pensare e' per gli stupidi, mentre i "cervelluti" si affidano all'ispirazione.
Io voglio essere ispirata, sempre.

lunedì 8 giugno 2009

– Non chiamarmi stupido!– Oh, è giusto: perché chiamarti stupido sarebbe un insulto per tutti gli stupidi del mondo. Ho conosciuto delle capre più intelligenti di te. Una scarpa ha un quoziente d'intelligenza più alto, ma tu credi di essere un intellettuale... Vero, scimmione?

“Credevo che agli inglesi non piacessero le donne, a sentirli parlare”.
- Un pesce di nome Wanda - Charles Crichton -1988



Quando un sogno ti prende per mano a volte non sai, a volte non puoi, a volte non devi, a volte non vuoi.
L'importante e' sapere che esiste.
Io non sogno, ma c'e'. Pittoresco e immorale .

mercoledì 3 giugno 2009

Betany: Sai, è molto che non ripasso la fisica, ma direi che l'impatto che hai avuto con l'asfalto avrebbe dovuto liquefarti!
L'apostolo: al morte è una preoccupazione dei vvi..i morti come me si preoccupano della putrefazione..e della necrofilia
il Profeta #1:tu 6 un morto vivente!!
L'apostolo: non un morto vivente!..solo MORTO..una volta Cristo m'ha detto il segreto della resurrezione..eravamo a delle nozze a Cana..ero ubriaco l'ho scordato!
Betany: aspetta aspetta!conoscevi Cristo?
L'apostolo: conoscerlo? Quello mi deve 12$!
Betany: fammi indovinare..6 un altro angelo?
L'apostolo: un angelo..no!sono un essere umano..come te e lui..beh, proprio come lui,no!..voglio dire ero un uomo:sono morto oramai da 2000anni.tieni leggi!
Il Profeta #1: ci credo che ha visto Gesù!quello si rolla le canne!
Betany: non è una canna!..non riesco a leggere..
L'apostolo: è in aramaico!dice:RUFUS, ci vediamo fra 2 anni.Gesù...praticamente mi ha detto quando sarei crepato!

Dogma - Kevin Smith - 1999


DIALOGO TRA IVAN E ALESHA
[...] Vedi, caro, c'era un vecchio peccatore del diciottesimo secolo, il quale dichiarò che se Dio non esistesse, bisognerebbe inventarlo, s’il n’existait pas Dieu il faudrait l'inventer. E l'uomo ha davvero inventato Dio. E ciò che è strano, ciò che dovrebbe destare stupore, non è che Dio possa esistere veramente, ma che questa idea, l'idea della necessità di Dio, abbia potuto infiltrarsi nella mente di un animale così selvaggio e cattivo come l'uomo - a tal punto è santa, commovente e saggia questa idea, a tal punto essa fa onore all'uomo. Per quanto riguarda me, ho smesso da un pezzo di pormi la domanda se è stato Dio a creare l'uomo o l'uomo a creare Dio. Ecco qual è il mio essere, Alësa, ecco la mia tesi. Ti ho parlato sinceramente.[...]Tu non volevi sapere se credo o no in Dio, volevi solo scoprire di che vive il fratello che tu ami. Eccoti servito. [...]
(Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)

Mi giro e rigiro nel mio letto sento caldo freddo gli occhi aperti fissi lassù nel tetto
Un dizionario nuovo che non avevo ancora... ... La scheggia d'una lastra di vetro, segnalibro del mio pensiero.